La piccola e tranquilla Itaca è una delle sette isole principali che compongono l’arcipelago delle Isole Ionie, famosa nella mitologia e nella letteratura classica per essere la patria di Ulisse, l’eroe dell’Odissea di Omero.
È separata da Cefalonia da uno stretto canale di mare di qualche km di larghezza, piuttosto montuosa, ricca di vegetazione e belle baie e calette naturali. L’interno dell’isola è ricoperto di uliveti, vigneti e boschi di pini e cipressi, una destinazione ideale per chi è alla ricerca di relax, passeggiate nella natura e tranquillità, lontani dalla chiassosa folla turistica.
Cosa vedere a Itaca in Grecia
Capoluogo dell’isola e suo porto principale è Vathi, una piccola cittadina costruita intorno ad una baia profonda protetta da uno stretto ingresso, dove su entrambi i lati si possono ammirare le rovine della fortezza costruita dai francesi nel 1807 a protezione del luogo.
Pur essendo un posto relativamente piccolo, anche Vathi ha le sue particolari attrazioni che si possono visitare in un giro per le sue stradine: la chiesa di San Giorgio; la cattedrale dedicata alla Vergine; il Museo Archeologico; il Museo della Cultura e del Folklore; la casa natìa di Odysseas Androutsos, patriota greco eroe della Guerra d’Indipendenza, quella dello scrittore Grivas Karavias e di Platon Drakoulis, uno dei primi socialisti greci.
Al centro dell’isola, ad un’altitudine di circa 600 metri, si trova il Monastero della Vergine Kathariotissa, protettrice dell’isola, in un posto che offre una vista mozzafiato. Secondo una leggenda degli abitanti locali, l’icona della Vergine Maria di questo monastero è stata dipinta da San Luca ed avrebbe poteri miracolosi.
Nella zona nordoccidentale di Itaca c’è il villaggio di Stavros, affacciato sulla baia di Polis e sul canale che lo separa dalla parte più settentrionale di Cefalonia. Anche qui ci sono delle belle chiesette da visitare, ma forse il luogo più interessante è il piccolo Museo Archeologico di Stavros, dove sono raccolti tutti gli oggetti e le ceramiche venuti alla luce con gli scavi nella Grotta di Loizos, che in epoca antica era dedicata al culto di Odisseo e delle Ninfe.
Sul lato opposto della penisola invece, quello orientale, si trova il villaggio di Kioni, in una zona ricca di vegetazione e di grande bellezza naturale. La spiaggia del posto è abbastanza piccola e tranquilla, incontaminata, un rifugio ideale per chi preferisce la privacy.
Più a nord, sempre sulla costa orientale, c’è lo splendido villaggio costiero di Frikes, con una bella spiaggia ed un piccolo porto che in estate è collegato via traghetto con il porto di Fiskardo su Cefalonia e di Vasiliki su Lefkada. Qualche altro villaggio, ancora più piccolo e pittoresco, punteggia il territorio di questa isoletta nel mar Ionio.
Tra le spiagge più belle di Itaca c’è quella di Dexa, vicino a Vathi, con sabbia finissima, mare cristallino e pietre bianche; molto amate anche quelle di Agios Ioannis, dalle acque verde smeraldo, e la baia di Aetos, circondata da una rigogliosa pineta, rifugio sicuro per yacht e barche da pesca.
Altre bellissime spiagge sono accessibili solo tramite stretti ed impraticabili sentieri, per questo chi vuole scoprirle tutte dovrebbe preferire un giro della costa dell’isola in barca.
Visitare l’isola greca di Itaca
L’isola di Itaca è divisa in due parti dalla grande baia di Molos. La parte meridionale, quella in cui si trova il capoluogo Vathi, è collegata con quella settentrionale dall’istmo di Aetos, una stretta striscia di terra larga appena 600 metri.
Itaca meridionale, la parte sud
Appena un paio di chilometri a sud di Vathi, troviamo il piccolo villaggio dell’entroterra di Perachori, costruito su una collina con una vista meravigliosa verso il mare. Nel villaggio, vale la pena vedere la chiesa di Kimisis Theotokou, con i suoi affreschi bizantini e un’iconostasi scolpita in legno portata qui da Agios Raphael. Interessante anche la chiesetta di Panagia Maroulatiki e tante chiesette ortodosse sparse nel territorio, molto caratteristiche e sceniche da fotografare.
Perachori è famosa per il suo buon vino e ogni estate, alla fine di luglio si tiene proprio una festa dedicata al vino, l’unica nel sud di Itaca. Durante questa serata si offre gratuitamente vino locale e si balla per tutta la notte, si grigliano spiedini e si fa una lotteria con premi offerti dai negozi locali.
Vicino a Perachori si trovano le rovine dell’antica capitale dell’isola, la medievale Paleochora, con la sua imponente architettura difensiva, le case in pietra e le chiese bizantine in rovina, abbandonando il villaggio intorno alla metà del XVI secolo, quando la popolazione cominciò gradualmente a spostarsi verso la costa facendo sorgere la città di Vathi.
Ad ovest del villaggio si trova l’unico bosco di Itaca, chiamato “Afentikos Longos”, ottima meta di escursioni e trekking nella natura selvaggia dell’isola.
Nella zona di Marathias sono state rinvenute rovine di epoca pre-ellenica, mentre più a sud, di fronte alla costa di Pera Pigadi, alcuni archeologi hanno collocato il sito della fonte di Arethusa, la “Korakos Petra” omerica. Secondo la tradizione mitologica, il luogo chiamato Ellinikon era il sito in cui Eumeo, fedele servo di Odisseo, curava i suoi maiali.
Tante strade di campagna conducono verso l’interno dell’isola ed il Monte Nerovoulo, dove si gode di una vista mozzafiato sull’altopiano di Marathias.
Un paio di chilometri ad ovest di Vathi si trova la Grotta delle Ninfe, dove secondo la mitologia venivano venerate le Naiadi, le ninfe figlie dei fiumi e delle acque dolci. È qui che Ulisse nascose il dono che aveva portato con sé dall’isola dei Feaci, dopo il suo ritorno da Troia e i suoi vagabondaggi decennali.
Nella zona di Aetos, villaggio affacciato sulla costa occidentale, si trovano le rovine dell’antica città di Alalkomenai, l’acropoli dell’antica Itaca, dove l’archeologo Heinrich Schliemann, nel suo tentativo di trovare la città di Ulisse, scoprì una cittadella preistorica con mura poligonali, risalente al 700 aC.
La Scuola Britannica di Archeologia, che di volta in volta conduce scavi, ha scoperto sulle pendici della collina i resti di un tempio arcaico e diversi importanti reperti archeologici, che sono esposti nel museo della città e nel British Museum di Londra.
Due chilometri più a sud si trova la splendida baia di Piso Aetos, che ha una piccola e seducente spiaggia e un porto da cui le barche collegano Itaca con Sami a Cefalonia.
Itaca settentrionale, la parte nord
La strada che dalla città di Itaca o Vathi va verso nordovest passa attraverso lo stretto istmo di Aetos ed arriva ad un monastero a circa 600 metri di altezza, dedicato alla Vergine Kathariotissa, la patrona dell’isola che viene festeggiata dalla popolazione l’8 settembre. L’anno di fondazione del monastero è sconosciuto, ma è stato restaurato nel 1696 e la sua chiesa principale è in funzione dal 1530.
Al suo interno è presente, tra le altre, una belle icona raffigurante la Nascita della Vergine, che si dice sia stata dipinta da San Luca. Dall’alto del monastero si gode una vista panoramica di Itaca e del suo porto.
La strada continua verso nord attraverso le colline nei pressi di Anogi, uno dei villaggi più antichi dell’isola ed il secondo più importante insediamento medievale, dove si trova una chiesa bizantina dedicata alla Dormizione della Vergine. La caratteristica del posto sono le enormi rocce ai margini del villaggio, tra cui il Monolite di Araklis.
Più a nord c’è Stavros, ai piedi della montagna di Nirito, dove possiamo vedere altre interessanti chiese ortodosse molto belle e caratteristiche. Un busto di Odisseo è posizionato nella piazza del villaggio e c’è anche un piccolo museo archeologico contenente oggetti ritrovati a Itaca nord, risalenti ai periodi Miceneo e Corinzio.
Non lontano dal villaggio si trova l’antico insediamento di Pilikates, dove su una collina sorgeva il palazzo di Ulisse. Sono sopravvissute parti di un muro ciclopico e una strada pavimentata, mentre sono venuti alla luce anche un antico cimitero con una tomba e un altare.
Nel piccolo museo archeologico locale sono esposti reperti provenienti dalla Grotta di Louizu, da Pilikata e dalla Scuola di Omero. Tra questi ci sono anfore, vasi elladici, reperti del periodo Neolitico e ceramiche Micenee e Corinzie.
A breve distanza si trova la splendida spiaggia di Polis protetta da una tranquilla baia verdeggiante, con alla sua destra la Grotta di Louizu, continuamente utilizzata per duemila anni come luogo di culto. Qui sono state trovate tracce di un santuario del IX secolo avanti Cristo, ceramiche di vari periodi e altri reperti.
Più a sud, sulla costa occidentale di Itaca, si trovano i villaggi di Lefki e di Agios Ioannis, con la meravigliosa spiaggia di Aspros Gialos tra di essi.
A nord di Stavros invece si trova il villaggio di Platrithias, con case tradizionali costruite nello stile architettonico delle Isole Ionie, in una splendida cornice verdeggiante. Vicino ad Agios Athanasios si trova la “Scuola di Omero”, un interessante sito archeologico.
Exogi è il più settentrionale dei villaggi di Itaca, costruito attorno al fianco di una collina con una vista meravigliosa sulla baia di Afales, dove ci sono bellissime insenature e incantevoli spiagge.
Sul lato est di Itaca c’è il piccolo villaggio costiero di Frikes, identificato con il porto di Reithron dell’Odissea, suggestivo e con due mulini a vento non proprio ben conservati.
A sud, oltre le bellissime spiagge di Kourvoulia e Limenia e il villaggio di Rachi, si trova il tradizionale villaggio di Kioni, nello stile tipico delle Ionie attorno a pendii collinari, con il suo piccolo porto nella baia protetta. Kioni è oggi una moderna località turistica, visitata da molti viaggiatori di tutto il mondo che scelgono le isole greche per una vacanza.