Oltre alla sua nota ricchezza storica e mitologica, la Grecia ha molti luoghi davvero paradisiaci, scelti ogni anno da migliaia di viaggiatori che provengono da ogni parte del mondo.
La spiaggia di Elafonissi è sicuramente uno dei più belli, nella parte sudoccidentale dell’isola di Creta, in uno scenario dominato da sabbia bianca con sottili sfumature di rosa, acque limpide che fondono il blu ed il verde chiaro ed i suoni della natura che lo rendono un luogo magico ed esotico, perfetto per chi preferisce una vacanza di pace e relax.
Elafonissi si trova a circa 80km di distanza da Chania, da cui si arriva in un percorso montuoso che alterna zone molto verdeggianti, soprattutto di ulivi e cipressi, a paesaggi in cui regna la desolazione.
Il particolare colore rosa della spiaggia è creato da depositi di microrganismi pigmentati indotti dalle maree e dalle onde che vivono in una relazione simbiotica con alghe native.
Questa meravigliosa spiaggia di Creta ha un fondale abbastanza basso, tanto che quando c’è la bassa marea è possibile attraversarlo camminando e raggiungere l’isolotto antistante la spiaggia. Le spiagge presenti sui due lati dell’isola risultano meno affollate e tra le più belle, con incredibili sfumature di blu.
La parte orientale della spiaggia, che si trova di fronte alla laguna, è caratterizzata da un’ottima organizzazione e rappresenta la zona maggiormente frequentata. Qui, sono presenti ombrelloni, docce, bagnini, bar e spogliatoi. Nei pressi della spiaggia c’è un ampio parcheggio sempre frequentato ed a breve distanza si trovano anche camere in affitto.
Tra le più belle spiagge del Mediterraneo, Elafonissi è protetta dalla rete ecologica Natura 2000 dell’Unione Europea per il suo particolare habitat naturale e la biodiversità: un’enorme varietà di uccelli e pesci fanno parte della bellezza che questo luogo presenta in ogni suo angolo.
Nelle giornate di vento, che in questa zona sono molto comuni anche nella stagione estiva, il windsurf è uno degli sport più praticati; è possibile praticare anche immersioni o escursioni in itinerari sempre a contatto con la natura e l’aria aperta.
Cosa vedere a Elafonisi e nei dintorni
Nell’antichità sull’isola era presente un tempio consacrato ad Apollo il Musagetis, riconosciuto come il capo delle Muse, poiché gli antichi attribuivano alle Muse il potere di placare il mare in tempesta con la loro musica. Allo stesso tempo, sulla costa opposta dell’isola si trovava un altro tempio dedicato a Ino, un’altra figura della mitologia greca.
Proprio accanto al parcheggio della spiaggia, noterai una modesta cappella che commemora un tragico evento accaduto ad Elafonisi nel 1824. In quell’occasione, i turchi guidati dal generale Ibrahim Pascià, sterminarono centinaia di donne, bambini e combattenti cretesi che si erano rifugiati ad Elafonisi sperando che i turchi non avrebbero scoperto il passaggio poco profondo verso l’isolotto.
Sfortunatamente però i turchi riuscirono a individuare il varco grazie all’osservazione di un asino che cercava il suo padrone. Dopo il massacro, si spostarono nella grotta di Xotikospilio per continuare la loro carneficina. Secondo alcune fonti le vittime furono 850 e molte persone furono catturate diventando schiave.
È sicuramente consigliabile fare una bella passeggiata lungo la spiaggia e sull’isola, per avere così l’opportunità di percorrere a piedi un tratto di circa venti minuti sino al faro situato sulla costa di quest’ultima, attraversando scenari naturali magnifici, caratterizzati da dune sabbiose e suggestive insenature.
La zona circostante è nota come Agia Irini per la suggestiva cappella che domina il mare e offre una vista senza limiti sul Mediterraneo.
I viaggiatori più interessati all’aspetto storico-culturale di Elafonissi possono visitare il vecchio faro, ideale per scattare bellissime fotografie, che si trova su una collina ed è stato costruito dopo il naufragio del piroscafo austriaco Imperatrix avvenuto nel 1907.
Un’altra tappa molto visitata a poca distanza dalla spiaggia è il piccolo monastero di Chrisoskalitissa, sul lato sud-occidentale di Chania lungo la strada per il villaggio di Elafonisi, costruito in epoca bizantina.
Si tratta di un delizioso borgo tradizionale abitato da pochi residenti permanenti. Il monastero, di colore bianco, svetta sulla cima di una scogliera poco a nord della spiaggia di Elafonisi ed è dedicato alla Vergine Maria. Il suo nome, Chrisoskalitissa, in greco significa “gradini d’oro”, e secondo la tradizione uno dei 90 gradini che portano al monastero è dorato, ma solo le persone dal cuore puro riescono a vederlo.
Il monastero venne costruito durante il dominio Veneziano dell’isola di Creta, nel punto in cui sorgeva un precedente monastero, ma la data della sua edificazione rimane ancora sconosciuta. Durante l’occupazione turca di Creta il monastero era disabitato e rappresentava un rifugio per i marinai colti in mare durante le tempeste.
Solo nel 1855 un monaco originario di Askifou decise di ristrutturare l’edificio e costruire nuove celle, dando vita ad una nuova comunità monastica. Da allora il monastero di Chrysoskalitissa è stato sempre abitato ed attualmente rappresenta una famosa meta di pellegrinaggio, con le sue stanze aperte al pubblico, con un museo del folklore che espone oggetti di uso quotidiano e memorabilia della rivoluzione cretese.
Chi ha il tempo e la possibilità di muoversi può visitare i piccoli villaggi vicini, per conoscere il calore e l’ospitalità dei cretesi.