Il 27 ottobre di ogni anno il popolo greco rende omaggio alla sua bandiera, l’emblema inconfondibile della nazione ellenica, costituito da nove strisce orizzontali bianche e blu alternate e nell’angolo superiore sinistro la croce bianca su fondo blu.
Si dice che le nove strisce bianche e blu rappresentino le sillabe della frase “Ελευθερία ή Θάνατος” (Libertà o Morte) usata durante la Rivoluzione Ellenica del 1821, che culminò con la liberazione del paese dall’Impero Ottomano. Secondo un’altra interpretazione simile invece le 9 strisce rappresentano le 9 lettere della parola greca “Ελευθερία”, libertà.
Altre opinioni sostengono invece che le strisce sulla bandiera della Grecia simboleggino le onde del mare greco mosso dal vento o che riproducano le maglie indossate dai marinai greci durante gli anni di guerra contro l’occupante turco, proprio così a righe bianche e blu. Esiste anche una teoria secondo cui le strisce rappresentino le nove Muse, divinità mitologiche figlie di Zeus e Mnemosine che rappresentavano l’ideale supremo dell’Arte e della cultura in generale.
La croce bianca su fondo blu simboleggia la fede nella Chiesa Ortodossa, che ha svolto un ruolo molto importante negli anni del dominio ottomano, nella lotta per la libertà e nel mantenere l’identità nazionale preservando la lingua e le tradizioni del paese.
Sembra indiscutibile che il blu (o l’azzurro o il ciano, a seconda delle tonalità) della bandiera ellenica sia dovuto alla stretta relazione che il popolo greco ha mantenuto con il mare da tempo immemorabile, mentre il bianco rappresenti la schiuma delle onde del mare che si infrangono sulle coste greche.
Un po’ di storia sulla bandiera della Grecia
Le origini della bandiera nazionale greca attuale, con il suo disegno a strisce con la croce, sono però ancora controverse. Ogni sua parte può essere collegata a dei vecchi elementi storici, ma è difficile stabilire una continuità perchè prima della sua adozione ufficiale nel 1822 non era ancora usata.
Secondo alcuni storici greci la bandiera attuale deriva da un vecchio dal vecchio disegno dell’antico vessillo di due importanti famiglie elleniche: la prima è la famiglia Athanasiou e la seconda è l’importante famiglia cretese Kallergis. Questo modello con nove strisce alternate bianche e blu è ben documentato sugli stemmi Kallergis antichi di secoli, sebbene non sopravviva nessuna rappresentazione.
Prima e durante i giorni della Guerra d’Indipendenza greca (dal 1821 al 1829) è stata ideata e proposta una grande varietà di bandiere, usate da vari intellettuali greci in Europa occidentale, da capi locali e regionali. A parte la croce, molte di queste bandiere presentavano dei santi, la fenice come simbolo di rinascita della nazione greca, il motto “Libertà o Morte” o gli emblemi della società segreta che ha organizzato la rivolta.
Dopo il Congresso di Vienna tutte le monarchie europee guardavano con sospetto ai movimenti rivoluzionari greci, così nella Prima Assemblea Nazionale Greca del gennaio 1822 hanno spinto per dissociarsi da questi e ritrarre la nascente Grecia come uno stato ordinato in maniera convenzionale. Sono stati aboliti i consigli regionali in favore di una amministrazione centrale e allo stesso modo anche tutte le bandiere rivoluzionarie, adottando un’unica bandiera nazionale.
Il 15 marzo 1822 il governo provvisorio, con il decreto n. 540, ha stabilito l’esatto modello della bandiera greca: croce bianca su blu per la bandiera del paese; le nove strisce alternate con la croce bianca nell’angolo invece per la bandiera navale; l’insegna civile mercantile invece interamente blu con croce blu su campo bianco nell’angolo. Il 30 giugno 1828 l’insegna navale con le strisce divenne la bandiera nazionale, adottata anche per le navi da guerra e quelle mercantili. Questo design è diventato subito molto popolare tra i greci.
Teorie sull’uso dei colori blu e bianco
Molti studiosi greci hanno cercato di stabilire una continuità sull’utilizzo e sul significato dei colori blu e bianco, nel corso della storia greca.
Gli usi conosciuti includono un pattern bianco e blu sullo scudo di Achille, il collegamento con i colori della dea Atena, le bandiere dell’esercito di Alessandro Magno e presumibilmente bandiere bianche e blu usate durante il periodo bizantino, stemmi delle dinastie imperiali e delle famiglie nobili, uniformi e ovviamente anche altri utilizzi durante la dominazione ottomana.
Attuale bandiera della Grecia
Nell’alternanza tra repubblica, monarchia e dittatura militare, la corona reale sulla bandiera greca è stata rimossa e poi reinserita varie volte. La bandiera navale è stata scelta come unica bandiera nazionale nel 1969, con una tonalità molto scura di blu.
Dopo il ripristino della democrazia nel 1974, la bandiera del paese greco ha subito ancora dei cambiamenti e nel 1978, quella attuale con rapporto 2:3 è stata adottata ufficialmente e definitivamente. La bandiera odierna si utilizza sia per terra che per mare, per le insegne di guerra e per quelle civili, in sostituzione di tutti gli altri modelli sopravvissuti fino a quel momento.
Il governo non ha specificato esattamente quale tonalità di blu deve essere usata per la bandiera, per questo ne esistono con sfumature diverse che possono variare dal molto chiaro al molto scuro. La normativa più recente in materia di bandiera nazionale, la Legge 851/1978 recita:
“La bandiera nazionale della Grecia è ciano e bianco, si compone di nove (9) strisce di uguale larghezza, di cui cinque (5) sono ciano e quattro (4) sono bianche in modo che quella superiore e quella inferiore siano ciano e le altre nel mezzo siano bianche.”
Ma la parola “ciano” in greco indica anche il blu, perciò l’esatta sfumatura da utilizzare rimane ambigua. Anche se implica l’uso di una tonalità di blu più chiara, i colori della bandiera greca tendono sempre ad essere più scuri. La legge 851/1978 stabilisce anche le linee guida generali per l’utilizzo della bandiera nelle festività nazionali e locali nell’ambito dei contesti ufficiali, ma i greci sono molto patriottici e la amano molto, per questo è facile vederla sempre esposta anche ai balconi di casa e in tanti posti con grande orgoglio.